martedì 28 dicembre 2010

Un golfino

Nelle giornate invernali in cui non posso uscire per il freddo e la pioggia mi piace dedicarmi ai lavori creativi. Tra le tante tecniche con cui mi diletto c'è anche quella del lavoro a maglia. Da premettere che non sono una grande esperta di lavori a maglia, ma nel mio piccolo riesco a soddisfare le esigenze della mia famiglia: ogni anno faccio almeno una o due sciarpe con relativi cappellini e spesso anche dei golfini. Ovviamente, nella maggior parte dei casi, il tutto è dedicato ai più piccoli. Spesso riesco a fare anche qualcosa per me o per altri componenti adulti della famiglia ma la precedenza è sempre per i piccoli.
Il lavoro che voglio presentare oggi è un golfino per una bimba di circa due anni, eseguito semplicemente giocando con una sequenza di punti dritto e rovescio con scollo a V e le maniche su modello Reglan.
Occorrente per realizzare questo golfino:
  • gr. 200 di lana per bambini antiallergica irrestringibile
  • un paio di ferri da lana n. 2 - 3
  • un ago senza punta per la lana
  • un uncinetto della stessa grandezza dei ferri
Ed ora partiamo con l'esecuzione:
per il mio golfino ho utilizzato un paio di ferri da lana n. 2,5 .
Per il Davanti : ho iniziato con 106 maglie ed ho eseguito i primi due ferri a maglia tubolare, poi con il punto costa 1/1 per altri 10 ferri, in tutto 2 cm circa di altezza. Poi ho suddiviso le 106 maglie in gruppi di 10 maglie ciascuna, tranne uno di 6, e le ho lavorate 10 a diritto e 10 a rovescio per 10 ferri poi ho invertito la sequenza per altri 10 ferri ed ho continuato a gruppi alternati fino a che la lunghezza non mi è sembrata quella giusta. In effetti ho misurato la lunghezza della maglia poggiandola sotto l'ascella della bimba e facendola scendere fino ai fianchi, in centimetri corrisponde a 23 cm di altezza totale mentre ad un conteggio in ferri corrisponde a 112 ferri totali. A questo punto ho eseguito un ferro completamente a diritto e uno a rovescio poi ho iniziato gli scalfi delle maniche e dello scollo a V .
Per gli scalfi delle maniche e del collo: 1° ferro a diritto diminuire le prime 3 maglie poi continuare con le maglie a diritto fino a circa la metà, sarebbe bene contare le maglie, comprese quelle della diminuzione, fino alla 51esima, lavorare due in una la 52esima e la 53esima e poi aggiungere due maglie. Usando un nuovo gomitolo continuare il lavoro mettendo sul ferro due maglie nuove e poi lavorando due in una la maglia 54esima e la 55esima , in questo modo si apre lo scollo a V e si inizia anche la bordura laterale con un finto punto costa 1/1 lavorando 8 maglie per lato sempre a diritto. Le maglie che ho aumentato intorno allo scollo servono a formare la parte di bordura che verra accavalcata in punta di scollo.

Ora si continua il ferro con la maglia dritta. Iniziare il ferro a rovescio diminuendo le prime 3 maglie e poi continuare ancora a rovescio fino alla maglia 49esima. A partire dalla 50esima e fino alla 57esima lavorare le maglie a diritto. Riprendere il lavoro con l'altra parte dello scollo del golfino utilizzando l'altro gomitolo e lavorando le prime 8 maglie a diritto per poi continuare fino alla fine con le maglie a rovescio. Iniziare un nuovo ferro a diritto e diminuire 1 maglia all'interno di due con un accavallamento semplice per la manica, proseguire dritto fino al bordo scollo, lo si riconosce perchè lavorato diversamente, dove non faccio alcuna diminuzione perchè la farò sul rovescio. Continuare con l'altra parte dello scollo con 10 maglie a diritto, 8 di bordo e 2 di stacco prima della diminuzione, poi eseguire un accavallamento semplice e proseguire fino a fine ferro. Sul ferro a rovescio diminuire una maglia all'interno di due lavorando 2 maglie insieme per la manica, poi proseguire a rovescio fino allo scollo, quindi lavorare le 8 maglie dello scollo a diritto, su questo lato non faccio diminuzioni perchè l'ho già fatta sul ferro precedente. Passare sull'altro lato e lavorare il bordo scollo, 8 maglie, a diritto poi 2 a rovescio, quindi 2 maglie insieme e poi proseguire a rovescio fino a fine ferro. Continuare in questo modo fino a fine lavoro intervallando con delle pause, 1 ferro dritto e 1 rovescio in cui non c'è dinuzione, 1 pausa ogni 6 ferri. Per un'altezza totale degli scalfi di circa 13 cm. Chiudere lasciando almeno 5 maglie per lato per le spalle.

Per il Dietro: seguire le stesse istruzioni del davanti, tranne che per lo scollo che per i bambini può anche non esserci.
Per le Maniche : lavorare entrambe le maniche sullo stesso ferro iniziando con 58 maglie per manica. Lavorare due ferri a tubolare poi altri 10 a punto coste 1/1 , quindi continuare con un ferro a diritto e uno a rovescio per circa 24 cm totali di altezza, 110 ferri totali in altezza. Quindi diminuire 3 maglie sul primo ferro a diritto e poi altre 3 sull'altro lato a rovescio, continuare quindi con una diminuzione per lato all'interno di 2 maglie, una per ferro. Lavorare con le diminuzioni facendo una pausa ogni 6 ferri, ovvero un ferro a diritto e uno a rovescio senza diminuzioni, in pausa, poi 6 ferri con diminuzioni, 3 a diritto e 3 a rovescio, quindi ripetere fino alla fine. Chiudere con almeno 4 maglie per l'attaccatura alla spalla.
Per la Confezione : con l'ago da lana cucire le spalle del davanti con quelle del dietro del golfino lasciando liberi solo i bordi dello scollo. Con l'uncinetto riprendere dal dietro le maglie lasciate libere per il bordo dello scollo e lavorarle ancora con i ferri n. 2,5 con il punto coste 1/1 per 10 ferri, poi chiudere e cucire i bordi del dietro con quelli del davanti. Con l'ago da lana cucire il davanti al dietro. Infine cucire le maniche al golfino.
Lavare delicatamente, asciugare in piano e stirare con ferro non proppo caldo.
Il mio golfino è terminato.
 

martedì 14 dicembre 2010

Un po' di verde

Lavoriamo un po' con il verde e i bambini.
E' bello lavorare con i bambini, ma spesso non sappiamo cosa fare insieme, ci mancano le idee..
Questo progetto che propongo lo si può fare con bambini di varie età: con un po' di attenzione lo si può fare anche con i bimbi dai tre anni in su! A loro piace toccare la terra e le piante, si divertono. Ma fate attenzione che i più piccoli non mettano in bocca nulla e non tocchino piantine con le spine, che sono poi tra le protagoniste di questo progetto. E' complicato? Non più di qualsiasi altra cosa che si fa con i bambini, basta tenere gli occhi ben aperti.
Questi sono i materiali di cui abbiamo bisogno:
  1. recipienti di ceramica non più in uso
  2. piantine grasse o da appartamento
  3. argilla assorbente
  4. terriccio
  5. corteccia per orchidee
  6. acqua


I miei recipienti: un tazzone da caffelatte, una piccola brocca di terracotta decorata e un bricco per il caffè.
Io ho utilizzato piantine di diverso genere tra cui anche un'orchidea per cui ho bisogno di corteccia d'albero oltre che di terriccio e argilla assorbente. Premetto che le piantine sono tutte talee di piante più grandi che io avevo già in casa.
I recipienti sono quelli che si possono trovare in qualsiasi casa, magari in disuso. Ma se i bambini sono abbastanza grandi da poter utilizzare colori e pennelli si può anche provare a farglieli decorare prima.
Tra i miei contenitori c'è anche una piccola brocca di terracotta, che ho fatto decorare con i colori per ceramica a freddo ed alcuni pezzetti di tessere di ceramica incollate per formare dei fiori con foglie a mosaico, prima di metterci le piantine.
Ed ora si parte: essendo i recipienti mancanti di un foro per la fuoruscita dell'acqua in eccesso, ho messo sul fondo una manciata di argilla assorbente che al momento opportuno assorbirà l'acqua in più per rilasciarla poi pian piano all'occorrenza. Quindi uno strato di terriccio e poi le piantine. Quindi un'altro strato di terriccio per ricoprire bene le radici. Per l'orchidea invece, oltre all'argilla assorbente e ad un piccolo strato di terriccio ho coperto le radici fino al bordo con uno strato spesso di corteccia d'albero. Le orchidee in genere prediligono l'umidità all'acqua per cui mantenendo umida la corteccia ricevono la quantità di acqua loro necessaria.

Infine innaffiamo tutte le piantine e magari aggiungiamo una piccola quantità, più o meno mezzo cucchiaino, di fertilizzante per aiutarle a superare lo shock del trapianto.
Per una bella composizione di piante grasse ho invece utilizzato una capiente ciotola di terracotta e seguite le stesse mosse descritte pocanzi, questo che vedete è il risultato finale.